Marzo 2014 - Quinoa

A marzo nelle nostre tavole c'è la quinoa con Il blog della Daria.(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Aprile 2014 - Spinaci

Aprile con gli spinaci con Passato tra le mani(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Maggio 2014 - Asparagi

A maggio nelle nostre tavole c'ci sono gli asparagi con Le Delizie di Feli.(foto di Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Gennaio 2014 - Agrumi

A gennaio a casa di Katy per raccogliere le ricette con i frutti più solari dell'inverno.(foto Katy di Girovegando)

Febbraio 2014 - Radicchio Rosso

Giochiamo con il radicchio rosso, ospitate da : Peanut in Cookingland.

venerdì 15 marzo 2013

La stagionalità: marzo


Il rispetto della stagionalità ha enormi vantaggi:
* I prodotti possiedono il massimo livello di nutrienti (vitamine e sali minerali) e i massimi livelli di fragranza e appetibilità.
* Minore spesa perché le primizie o le tardizie costano molto più del dovuto.
* Maggiore resa: la verdura acquistata nella stagione giusta contiene meno acqua e in ultima analisi rende assai di più di quella coltivata in serra.

E dobbiamo considerarci fortunati a vivere in un paese come l’Italia dove il clima temperato, la biodiversità e la tradizione agricola permettono al consumatori di avere ogni mese una vasta scelta di alimenti che rispondono pienamente alle esigenze del palato e forniscono la possibilità di un’alimentazione variata – proprio quella che garantisce il giusto apporto di vitamine e sali minerali atti a evitare pericolose patologie. Una buona regola data dai nutrizionisti per mantenersi in forma è infatti quella che invita a consumare ogni giorno cinque porzioni di frutta e verdura fresca di cinque colori diversi (verde, bianco, blu/viola, rosso, giallo/arancione) e tassativamente di stagione.

Se alla stagionalità associamo un’attenzione alla provenienza geografica di frutta e verdura, ancora meglio. I prodotti locali ‘a kilometri zero’ nuocciono meno all’ambiente, perché non richiedono lunghe fasi di trasporto e stoccaggio.
 tratto da Soloecologia



LA SPESA DI MARZO

Ortaggi: asparagi, broccoli, carciofi, carote, catalogna, cavolfiore, cavoli verza, cavolini di Bruxelles, cicoria, cime di rapa, cipolle, crescione, finocchi, indivia, lattuga, porri, rape, rosmarino, rucola, scorzonera, sedano, valerianella.

Frutta: arance, limoni, mele, pere



lunedì 11 marzo 2013

SALUTIAMOCI DI FEBBRAIO - CIPOLLE, SCALOGNO E PORRI



 (illustrazione di Roberta Cobrizo)

Una delle cose importanti che accomuna noi essere umani é il cibo, il miglior modo per condividere  parlare e scambiarsi idee davanti ad un piatto fumante. Con questa iniziativa ho imparato tanto e soprattutto che si può essere uguali anche se si mangia in modo differente. E' stato come aver organizzato un pranzo con il quale ogni commensale portava una sua specialità.


Ecco alcuni esempi tra le tante ricette arrivate.
(le immagini sono di proprietà degli autori dei blog)

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                                                                 Porri fritti e vellutata



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domenica 3 marzo 2013

Ceci: cicer arietinum


I ceci. Legumi dalla lunga storia e che conoscono il mondo, perchè fanno parte di molte cucine tradizionali, sia orientali che occidentali. 
Il cece è considerato molto digeribile ed equilibrato, anche se è tra i legumi il più grasso. Contiene  caso acido linoleico ed è quindi una buona fonte di grassi essenziali (omega 3).
Ricco di carboidrati, proteine e fibre, sali minerali come il calcio, ferro, potassio, fosforo e vitamine del gruppo A, B e C il piccolo grande cece è davvero un alimento importante, che deve arricchire la dieta e i piatti della cucina. 
Aiuta ad eliminare il colesterolo dannoso, è quindi utile per prevenire le malattie coronariche ed è un ottimo alleato di  obesi ed ipertesi o di chi soffre di malattie circolatorie. Chi mangia troppa carne può provare a sostituirla con preparazioni a base di questo legumi.
Permette di eliminare l'acido urico e il sale in eccesso, viene consigliato in caso di parassitosi intestinale.
Insomma è un piccolo amico del cuore e della salute in generale. 
I ceci necessitano di un lungo ammollo: lasciateli in acqua anche per più di 24 ore, avendo l'accortezza di cambiarla ogni tanto e unendo un pezzetto di alga kombu. Cucinateli poi senza sale e con l'alga fino a quando saranno teneri. L'alga permette di ammorbidire la loro fibra, rendendola più tenera.
Se avete problemi con le sue fibre, introduceteli un poco alla volta nella vostra dieta e imparate a trasformarli, riducendoli in purea, creando creme, polpette e ripieni.
Ottime sono anche tutte le preparazioni fatte con la farina di ceci. SI consiglia in caso di farinate e pastelle di lasciare la preparazione a riposo almeno per un'ora. 
Il cece e la sua farina sono naturalmente senza glutine, quindi anche adatti per la dieta del celiaco.
(liberamente tratto da L'Alimentazione Naturale e Prevenire i tumori mangiando con gusto)

Questo mese i ceci sono ospitati da Pappa&Cicci!