lunedì 1 ottobre 2012

Castagna: castanea sativa



Con l'appellativo di "albero del pane" il castagno ha avuto un ruolo fondamentale nell'economia della montagna fino a pochi decenni fa. L'albero ha pregi per il legno, che è ricco di tannino, resistente, di lunga durata, buono per la costruzione di travi, mobili e infissi, ma il valore del castagno è dato soprattutto dal frutto.


La castanicoltura da frutto ebbe un grande impulso nel Medioevo per volere della contessa Matilde di Canossa e la castagna è stata subito soprannominata "pane dei poveri", prestandosi ad innumerevoli forme di consumo.


La castagna è un alimento sano, digeribile, di alto valore nutritivo e calorico, e può essere consumata sia fresca che secca, cuocendone il frutto, aggiungendolo come ingrediente principale o condimento in svariate preparazioni, facendone farina, creme e dolci.


La raccolta delle castagne è sempre stata un momento di aggregazione e festa a cui partecipavano anche anziani e bambini. Questa la descrizione tratta da un testo di "mestieri e storie" compilato in una scuola di Dicomano, in provincia di Firenze: "Ad ottobre i contadini, con delle grosse canne a pertica, "battevano" i marroni dalla pianta. Alcuni ammucchiavano i ricci con dei grossi rastrelli tutti insieme e poi li battevano in modo che i marroni uscissero fuori dal riccio.
Altri invece, o con le mani o con delle molle, aprivano i ricci e prendevano i marroni."


Il castagno era comunque, e rimane in parte, un vero protagonista intorno al quale ruotava l'intera attività economica, l'alimentazione, ed i rapporti sociali. Gli abitanti dei paesi adeguavano i propri ritmi a quelli naturali e vegetativi: dalla manutenzione della selva, alla raccolta dei frutti, dall'approvvigionamento del legname per la fabbricazione degli utensili, all'estrazione del tannino per la concia delle pelli.


Attualmente sono circa trecento le varietà di frutti esistenti in Italia. Tra questi il marrone si distingue dalla castagna per la forma e per la qualità della polpa, a grana fine e di gusto molto dolce, che è il risultato di fattori naturali ed umani, ottenuto seguendo una precisa metodologia che vieta l'uso di fertilizzanti e di fitofarmaci di sintesi.


E' un alimento completo e bilanciato. Adatto per essere usato come aiuto energetico a lunga durata, per la grande quantità di amidi presenti, che la rendono molto simile ai cereali. Contiene ferro, calcio e fosforo, ma soprattutto potassio e vitamina PP. Ha tanta vitamina B quanto quella presente nei cereali e una notevole quantità di vitamina C.


Sostiene le persone molto stanche, sia fisicamente che intellettualmente, è un buon equilibratore del sistema nervoso. Aiuta gli anemici e tutte quelli che hanno bisogno di un buon apporto energetico come i bambini, gli anziani, i convalescenti e gli sportivi. Controindicata per i diabetici.

Informazioni liberamente tratte da:
L'alimentazione naturale di Nico Valerio
e da Lifegate.it



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