Marzo 2014 - Quinoa

A marzo nelle nostre tavole c'è la quinoa con Il blog della Daria.(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Aprile 2014 - Spinaci

Aprile con gli spinaci con Passato tra le mani(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Maggio 2014 - Asparagi

A maggio nelle nostre tavole c'ci sono gli asparagi con Le Delizie di Feli.(foto di Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Gennaio 2014 - Agrumi

A gennaio a casa di Katy per raccogliere le ricette con i frutti più solari dell'inverno.(foto Katy di Girovegando)

Febbraio 2014 - Radicchio Rosso

Giochiamo con il radicchio rosso, ospitate da : Peanut in Cookingland.

domenica 1 giugno 2014

Arrivediamoci!!

Sono passati oramai due anni da quando Salutiamoci è nato ed è stato pubblicato il primo post.


salutiamoci











Questa raccolta itinerante ha iniziato così a crescere sconfinatamente saltellando di blog in blog e la nostra semplice melina rossa ha contagiato un po' tutta la rete. 
Sono stati due anni intensi, forti ed importanti! 
Il nostro obiettivo era quello di parlare di cucina buona, semplice e sana e di sollecitare i lettori a riflettere sul loro stile alimentare per comprendere che, anche attraverso il cibo, passa la salute ed il benessere, pertanto la prevenzione mediante esso diventa possibile, anzi, auspicabile. 

Attraverso il gioco senza premi, se non col semplice piacere di partecipazione e condivisione, desideravamo invitare a riflettere sul piacere della tavola e su quanto il cibo possa essere importante per ciascuno di noi, a livello fisico, psichico ed anche, perchè no, spirituale. 

Sono stati due anni strabilianti: tutto ha confermato che questa nostra idea era una grande intuizione! Le ricette che ogni mese abbiamo raccolto sono tantissime, fantasiose e golose ed il numero dei partecipanti al di sopra di ogni aspettativa. 
Dopo due anni di invisibile ma impegnativo lavoro dietro le quinte, Bri, Roberta Cobrizo, Lorenza e La Ravanella hanno deciso però di concedersi un attimo per riflettere e per decidere del futuro dell'iniziativa. 

Salutiamoci infatti è una bella macchina rombante, ma anche una grande meccanismo laborioso da gestire ed ognuna di noi in questo frangente si trova in un grande momento di vita personale che non concede ulteriore coinvolgimento. 

Inoltre, visto il grande parlare che c'è attualmente di cibo e salute, di alimentazione e cura, e considerate le altre nuove numerose iniziative che arricchiscono ogni giorno la rete, abbiamo pensato che Salutiamoci per un po' va in pausa e noi quattro ci prendiamo una vacanza dal gioco. 
Come contadini che han seminato coscienziosamente e con fiducia, ci gustiamo ora un po' del nostro tempo dedicandoci alla nostra vita offline. Intanto riflettiamo su come potrebbe essere, forse, un nuovo Salutiamoci... 

Quindi, amici cari, per ora vi ringraziamo di cuore per l'appoggio e l'entusiasmo con cui avete risposto al nostro progetto stuzzicante. 
La vostra energia regalataci è stata contagiosa per molti e, grazie alle vostre ricette, moltissimi altri hanno dimostrato interesse per queste tematiche, attingendo golosamente spunti di lettura ed indicazioni di vario tipo da Salutiamoci, attraverso il blog e la pagina Facebook.
La buona tavola può essere anche sana, ora lo possiamo dire a gran voce! 

salutiamoci2

Un ringraziamento particolare inoltre va a tutte le blogger che con il loro contributo hanno accresciuto il nostro blog (http://lericettedisalutiamoci.blogspot.it/) con uno scambio di approfondimenti e consigli, rendendolo uno spazio vivo e importante ricco di articoli, interviste, suggerimenti, foto e commenti. 

Un grazie ancora per tutte le foodblogger che di mese in mese hanno ospitato la nostra iniziativa, prendendosi sulle spalle una gran bella fatica, perchè, lo sappiamo bene, è davvero molto impegnativo seguire tutte le ricette che giungono, controllarle ed essere costantemente presente nei tanti blog partecipanti ed infine grazie proprio a tutte le persone che ci hanno donato le loro splendide e fantasiose preparazioni. 

Arrivederci a presto! Con affetto e gratitudine, Bri, Roberta Cobrizo, Lorenza e Ravanella

mercoledì 14 maggio 2014

Diplodocus golosi e piccoli commensali divertiti

Carissimi torno a scrivere per Salutiamoci con grande gioia.
Oggi voglio parlarvi di come ho coinvolto e fatto ingolosire eSSe mentre preparavo dei cassoni agli spinaci.
Il mese di Salutiamoci dedicato agli spinaci è appena finito, quindi avrete a disposizione tante ricette per farne scorpacciate, se però trovate difficile far amare questa verdura ai piccoli di casa potreste provare ad invitare a cena dei simpatici Diplodocus! :D

Cassoni per mamma&papà e diplodocus golosi per i piccoli di casa

giovedì 1 maggio 2014

Gli asparagi

Eccoli: belli, splendenti, ordinati...nei loro mazzettini sanno di primavera, di nuovo e di gusto. Il loro verde brillante porta alla mente la preparazioni di piatti gustosi, ricercati e saporiti. Certo sono lussuosi...grazie al loro costo non certamente tra i più economici. So che persone di buona volontà e di grandi spazi le coltivano...come la gallinella Miriam e certo lei se li sbaffa con grande soddisfazione. Fanno parte di una famiglia nobile, quella delle gigliacee, ma sicuramente a livello nutritivo rappresetnano il fratello sfortunato di un gruppo di potenti cibi salvavita come le cipolle, l'aglio, i porri..
Io sono ispirata dal fatto che sono germogli, che portano in sé proprio l'energia della terra e spuntano solitari e forti...sono una promessa, quella che aspetto dopo i mesi freddi e bui...anche l'eleganza della loro forma mi attrae...e come qualcosa di unico e particolare li uso con parsimonia, quando voglio un regalo speciale in tavola.

Gli asparagi sono un gustoso e nutriente ortaggio, sono ricchi di fibra, vitamine A, B1, B6, C, acido folico, amminoacidi, carotenoidi, potassio e fosforo, ma nel contempo sono poveri di calorie.
Gli asparagi riducono il ristagno dei liquidi grazie alla presenza di purine (che in seguito alla loro scissione originano acido urico), quindi sono diuretici e depurativi, inoltre sembra che favoriscano la stimolazione dell'appetito. Bisogna tuttavia ricordare che lo stimolo diuretico esercitato dagli asparagi può risultare irritante per i reni, tanto che questo ortaggio è in genere sconsigliato a chi soffre di insufficienza renale e di nefrite.
Le purine manifestano inoltre un moderato effetto tossico e nell’asparago sono presenti insieme all’acido ossalico: entrambe queste coincidenze sconsigliano il consumo di asparagi per chi è affetto da problemi ai reni e alle vie urinarie, oltre che non indicato per chi soffre di gotta.
Gli asparagi contengono l’aminoacido asparagina - o acido aspartico: è questo a conferire all'urina il tipico odore, attraverso un rapido metabolismo che lo trasforma in prodotti di degradazione solforati, quali i tioli e i tioesteri. Questo odore dell'urina è strettamente legato all'efficienza renale: se il sistema renale è efficiente, l'odore si sente nell'orinazione immediatamente successiva (dopo 10-15 minuti) all'ingestione degli asparagi. L’odore caratteristico dell’urina dopo l’ingestione di asparagi non si avverte in tutti i consumatori e non ha alcuna relazione con problemi di salute o di tossicità!
Sia le purine, che in parte l’acido aspartico, vengono in larga parte dispersi con una bollitura prolungata in piena acqua: gli effetti sono dunque più pronunciati consumando gli asparagi sotto forma di decotto, oppure saltati in olio o burro.
Ricordiamo ancora che nei casi di obesità, una diuresi abbondante giova a eliminare l’acido urico e tutti i residui del ricambio organico che si potrebbero trasformare in grassi, anche perché l’acido aspartico aumenta il ricambio basale in modo notevole, con relativa asportazione di tossine e altri prodotti nocivi all’organismo.


di Marco Riva
Università di Scienze Gastronomiche di Bra, Pollenzo (CN)
tratto da Chiedi ad Ulisse

domenica 13 aprile 2014

La raccolta di marzo: quinoa

Non certo celermente arrivo col post conclusivo, di saluto, al mio mese come blog ospitante Salutiamoci. Questo mese è proprio volato, è stato bello seguirvi nelle ricette e vedere di volta in volta cosa saltava fuori da cucine, pentole e fornelli: decisamente c'è l'imbarazzo della scelta! Scoperte nei cibi proposti, ma anche nei blog, alcuni dei quali non conoscevo e che sono stati una gradita sorpresa, permettendomi di conoscere tante belle persone e altri nuovi modi di cucinare. Non vi nascondo che c'è stato un momento in cui sono stata presa dallo sconforto, infatti proprio nel corso di questo mese ho avuto un "problemino" col blog, una violazione che lo ha bloccato per un giorno e che mi ha fatto sparire tutti i commenti al post di Salutiamoci... ho dovuto passare una sera a recuperarli tutti! Va beh, non vi tedio ulteriormente e passiamo alle ricette! Faccio veramente fatica a scegliere fra le 48 ricette arrivate che spaziano dagli antipasti ai primi, dai secondi ai contorni ai dolci! Ne ho provate alcune, ma purtroppo non tutte... Quindi prendete la mia selezione attuale come una sorta di menù per un pranzo o cena dove la quinoa sarà protagonista, ma andatevi a vedere anche tutte le ricette che meritano! Ora nessuno potrà venire a dire che non sa come preparare la quinoa! ;-)
Fra gli antipasti vi suggerisco questi sfiziosi cestini di quinoa autunnale (che comunque vanno bene in tutte le stagioni anche senza castagne) proposte da Xcesca de La tana del Riccio.
cestini di quinoa
(foto gentilmente concessa da Francesca)
Fra i primi come resistere a questi spaghetti di riso e quinoa deliziosi per gli occhi e per il palato di Valentina di Parole Vegetali?
spaghetti riso e quinoa laterale
(foto gentilmente concessa da Valentina)
o a questa Torretta di riso nero e quinoa gialla della Cuoca Matterella?
torretta

o anche a questa gustosissima Quinoa tricolore con ortica e pompelmo di Broccolo&Carota che unisce tutto il gusto della quinoa a quello stagionalissimo delle ortiche che adoro anch'io usare in cucina
19quinoa3orticapompelmo
(foto gentilmente concessa da Broccolo&Carota)
Passando ai secondi, crudi e germogliati che non guasta, vi consiglio proprio di provare questo Involtino di quinoa germogliata e broccolode La taverna degli Arna: io l'ho trovato ottimo oltre che bello da vedere.
involtino
Fotografia di Alessandro Arnaboldi
Eccola in versione ripieno per queste gustose Cipolle ripiene di quinoa con mandorle e rucola di Cincia del bosco
cipolle ripiene
(foto gentilmente concessa da Cincia del bosco)
Infine arriviamo ai dolci... e che dolci!
Le ottime crespelle di quinoa con uvetta e mele di Felicia: vi sorprenderanno!
crespelle-di-quinoa-con-mele-uvetta2-059

(foto gentilmente concessa da Felicia)
e come fine fine pasto questa Crema dolce di quinoa con lamponi di Paciocchi di Francy: golosissima!
quinoa-dolce-3
(foto gentilmente concessa da Francesca)
Bene, vado a cucinare che mi è venuta fame con questo menù e vi rimando dalla cara amica Annalisa che ospita Salutiamoci di aprile con i deliziosi spinaci!
 La raccolta della quinoa completa è qui.


martedì 1 aprile 2014

Gli Spinaci






Foto di Local Alto Adige 

Per tutto il mese di Aprile raccogliamo ricette con spinaci e siamo ospiti da Annalisa del blog
Passato tra le mani

Lo spinacio (Spinacia oleracea) è una pianta erbacea della famiglia delle Chenopodiaceae, quando studiavo botanica era la famiglia delle Amaranthaceae , ma da allora ci sono stati nuovi studi e nuove classificazioni. Originario dell'Asia sudoccidentale, è stato introdotto in Europa attorno al 1000, sebbene sia diventato sempre più importante come alimento solo nel corso del XIX secolo. Di questa pianta si consumano le foglie spesse e verdi. Uno dei miti dell'alimentazione: mangiate spinaci perchè contengono molto ferro! In realtà non è vero, e noi vi spieghiamo perchè... La storia è semplice: per un errore tipografico si è da sempre attribuito agli spinaci un contenuto in ferro 10 volte maggiore del reale, ma di chi è stata la colpa dalla quale ha fatto fortuna il mitico Popeye? Secondo il giornale The Herald, ”alla fine del diciannovesimo secolo, uno scienziato tedesco di nome Wolfe mise, un punto decimale nel posto sbagliato nei propri calcoli, moltiplicando allegramente per dieci il contenuto di ferro. L'errore fu segnalato abbastanza prontamente, ma il mito era troppo utile ai genitori per non essere perpetuato”.La rivista Focus ribadisce chiaramente il concetto, ma attribuisce l'errore agli americani anziché ai tedeschi: "Nel campo di diete e alimentazioni i miti abbondano. Il più eclatante attribuisce agli spinaci la reputazione di essere ricchi di ferro. Falsissimo: lo sono più o meno quanto tutti gli ortaggi. La leggenda nacque incredibilmente nel 1890 quando alcuni nutrizionisti americani resero noto il contenuto di ferro delle verdure. Per un banale errore di stampa - una virgola al posto sbagliato - si attribuì un contenuto di ferro 10 volte superiore al reale. L'errore fu scoperto dopo decenni, ma nel frattempo Braccio di Ferro e i suoi spinaci avevano conquistato il mondo!”.Quindi, gli spinaci acquisirono la loro reputazione di fabbricatore di muscoli per errore. La gente ne mangiò a tonnellate durante la Seconda Guerra Mondiale perché si diceva che contenesse tanto ferro quanto la carne. Una virgola fuori posto, e tre milligrammi diventano trenta. Gli spinaci sono effettivamente tra gli ortaggi con il più alto contenuto di ferro, ma è diffusa l'errata convinzione che ne contenga un quantitativo elevato tanto che a volte si mangiano spinaci in alcuni casi di anemia. Altri vegetali hanno un contenuto molto più alto di ferro (riferito a 100 grammi di alimento): lenticchie (9 mg di ferro ogni 100 gr), semi di girasole (8,9 mg), farina di soia (8,4 mg), ceci (6,7 mg/100 g).

sabato 29 marzo 2014

..per pensare e per scegliere



«Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio. Io ritengo che non gli fa bene, ma sa... noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi... (sorriso sarcastico). 
Mettiamola così. Se noi ci ammaliamo, aumenta il PIL, c'è crescita, diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale, ricordava il prof. Monti. Non c'è un interesse economico nei confronti della prevenzione.
Che parola si potrebbe usare per definirla?
Una gran commistione di ignoranza, di stupidità e di interessi.»

F. Berrino

Il video tratto dalla trasmissione Le Iene del 26 marzo 2014

martedì 25 marzo 2014

Senza glutine al naturale: quinoa


Da questo mese, ci sono anche io!
Perché?
Perché, comunque, chi è celiaco e si interessa di cibo, prima o poi comincia anche a capire che quello che ha mangiato fino a quel momento non era proprio salutare…
Così, da quando sono celiaca ho scoperto un sacco di cose e informazioni sul cibo di cui non avevo mai sentito parlare, così come ho scoperto degli alimenti che mi erano del tutto ignoti.
La prima cosa che ho imparato da questa "esperienza" (alias malattia) è che ci sono tantissimi cereali alternativi.
Per cui oltre al riso, al mais e alle patate ho scoperto che ci sono dei cereali buonissimi e, a più, sconosciuti.
Così ho cominciato a comprarli e a provarli.
Comincio subito col dirvi che costano un po' di più di un chilo di pasta col glutine, ma spesso, meno di un chilo di pasta senza glutine, senza contare che hanno una resa due e anche tre volte superiore.
In ogni caso, oggi ve li presento, sperando di invogliarli a provarli e darmene notizia.
Andiamo in ordine alfabetico (anche se non esaustivo):
Amaranto
Grano saraceno
Miglio
Quinoa
Sorgo
Tapioca
Teff

E questo mese, Salutiamoci, è proprio dedicato alla Quinoa e ne sono felicissima, perché a me piace tantissimo. L'unica controindicazione è quella che deve essere cucinata bene, altrimenti può assumere un saporaccio amarognolo, dovuto alla saponina. Quindi DEVE essere sciacquata bene prima di essere cucinata.
Ma cosa è?
In realtà, sfatiamo un mito, e diciamo subito che non è un cerale, sebbene si comporti come tale.
Appartiene alla stessa famiglia delle barbabietole e degli spinaci, quindi è uno pseudo cereale, ricco di proteine e privo di glutine. È facilmente coltivabile, perché cresce anche in zone desertiche e quindi ha sfamato anche intere popolazioni, perché il suo prezzo era irrisorio.
È anche ricchissimo di fosforo, potassio e magnesio, e anche di calcio e fibre.
È anche molto duttile, perché può essere preparata come primo (insalate, minestre e sformati), ma anche come secondo (polpette, chili), ma si può consumare anche a colazione e a merenda, preparando degli ottimi dolci.
Ne esistono di tre varietà: la bianca, la rossa e la nera.
Il suo apporto calorico è abbastanza basso (circa 120 Kcal a porzione) ed è indicato per chi soffre di diabete, perché ha un basso indice glicemico, serve a contrastare le malattie cardiovascolari, ed è utile per la prevenzione del cancro al colon, ed, essendo senza glutine è adatta ai celiaci.
Ahimè, oggi, nonostante tutte questi lati positivi, la quinoa è ancora troppo poco usata, soprattutto da noi, forse, anche perché ha anche un costo piuttosto elevato. Il prezzo della quinoa infatti è sestuplicato nel giro di pochissimo tempo.
È però importante introdurla nella nostra dieta e, forse, un uso più diffuso, potrebbe fare anche abbassare i prezzi.
Stefania Oliveri di Cardamomo&co

mercoledì 19 marzo 2014

Mangiar con gli occhi!

Oggi abbiamo il grande piacere di ospitare Il Mondo di Cì, con un post ricco di felicità e di grandi soddisfazioni per voi e per i vostri cuccioli d'uomo!

"Con immensa gioia ho accettato l'invito a scrivere per Salutiamoci che mi è stato rivolto dalle organizzatrici, vi parlerò di cibo che si mangia con gli occhi, con attenzione particolare a quelli attentissimi che osservano il mondo ad altezza metro, cercando di offrire loro sempre piatti sorridenti.

Sorrisi a colazione
...e divertenti


Orme d'orso per merenda

Sono felicissima di poter contribuire a questo progetto!
Ho inziato a partecipare a Salutiamoci appena l'ho scoperto, mi piaceva l'idea di un progetto collaborativo che mettesse a disposizione ricette e informazioni importanti per la nostra salute con la leggerezza di un gioco, mi sono molto piaciute le solide basi scientifiche con cui è stata costruita la tabella degli ingredienti da usare, con lo spunto implicito ad interrogarsi sul perché quelli "nì" e "no" fossero da evitare, mi piaceva ci fosse offerta l'occasione per poter dimostrare che un piatto buono veramente è anche invitante e goloso.
Di mese in mese mi sono appassionata e ho avuto modo di curiosare in tante cucine interessanti!


Ho imparato tantissimo da questo gioco: ad usare e preferire le farine non trattate, ho scoperto le alghe, ho verificato che i dolci vengono benissimo persino senza zucchero perchè nella frutta ci sono già tutti quelli che possono servire per produrre golosissimi dessert, mi sono abituata ad usare solo la verdura di stagione e soprattutto a verificare sempre la provenienza, preferire i fornitori vicini e fidati e i prodotti non trattati o bio! Tutto si è perfettamente integrato con le riflessioni che mi avevano già portata ad essere una consumatrice attenta (e molto critica), ad aver abbracciato la filosofia vegan dopo anni da vegetariana, a cimentarmi con le autoproduzioni, ad aver voglia di seguire corsi e confrontarmi con le altre blogger.


Parlo sempre con entusiasmo di questa esperienza, e questo suscita curiosità ma anche dubbi:
"E' tutto molto interessante, però... un approccio così salutista non implica grande sacrificio?
Non richiede tanto tempo?
E come fai con la bimba?

E con tuo marito?
E quando hai ospiti?"


Non c'è sacrificio perché il mio modo di cucinare semmai si è arricchito di spunti e quindi è migliorato, con soddisfazione di parenti e amici, il tempo è stato impegnato all'inizio per orientarsi e capire, come per ogni nuova esperienza, i saperi sono diventati strumenti, e, a qualche anno dalla scelta di mangiare più sano, posso affermare serenamente che sono in grado di cucinare piatti golosi e stuzzicanti convincenti persino per i più scettici. Nessuno si è mai lamentato né è uscito da casa mia a pancia vuota o depresso! ;-)


Trucchi, certamente, ce ne sono, e si vedono anche! Mi discosto a piccoli passi dalle ricette più collaudate ed amate, valorizzo e modifico solo quanto necessario i piatti della tradizione - che spesso sono naturalmente sani e veg - e, dulcis in fundo, curo molto le mie presentazioni. 

Il momento dell'impiattamento è sicuramente divertente e diventa anche un piccola sfida quando l'occasione è importante, l'ingrediente introdotto meno usuale, la ricetta più particolare.
Mi piace che al colpo d'occhio la curiosità venga catturata, perché io credo davvero che si inizi a mangiare prima con gli occhi, poi con l'olfatto e solo alla fine col gusto, dopo che a volte è persino intrevenuto il tatto, ma anche che i commensali abbiano già indizi su cosa assaggeranno.

Gelato alla zucca speziato



La cucina è comunicazione, ogni alimento deve esser riconoscibile in una ricetta, e poi conosciuto ed apprezzato di boccone in boccone. Spesso innesco il gioco a riconoscere il particolare, la spezia nuova, il tocco esotico magari, ma non mi piace mascherare i sapori.

Lo stesso discorso credo debba valere anche per il cosidetto baby-food: anche ai piccoli dobbiamo chiarezza ed onestà, non trovo giusto ingannarli o raggirarli per far mangiare qualcosa di sano, nascondendo cibi meno amati dentro creme dal colore incerto, formule standard, o nascondendoli dietro a ricette sempre simili.

So bene, anche per esperienza diretta, che i gusti dei piccini sono in divenire, che l'effetto "gregge" è in agguato, che l'esperienza con le mense o altre occasioni di convivialità può esser disastrosa e diseducativa - ahinoi! -, perché il cibo spazzatura è bello ma non buono. So anche bene che possono arrivare dei momenti in cui chi si occupa di dar da mangiare ai bambini rimane perplesso sul da farsi, so che un cambiamento repentino può spiazzare e preoccupare, perché il saggio bimbo che è sempre impazzito di gioia a veder nel piatto verdura e frutta crude un giorno e magari per un po' - che sembra eterno! - può iniziare a snobbarle del tutto e chiedere crocchette surgelate e merendine confezionate (ma vuoi mettere con quelle di Francesca? link)! Sfoderiamo pazienza e buon senso (i gusti sono in evoluzione continua) e semmai inventiamoci delle strategie per arrivare ugualmente all'obiettivo. ;-)

Premesso che ogni esperienza è soggettiva e ogni bambino diverso, posso condividere i miei assi pigliatutto.
Trovo funzioni molto bene coinvolgere i piccoli (ma anche i grandi) nella prepazione dei piatti, chiedere consigli sugli impiattamenti, giocare insieme con ingredienti e colori.

Per questo primo post per Salutiamoci ho pensato di mostrarvi uno dei piatti preparati con mia figlia e raccontarvi come ci siamo arrivati.

A lei piacciono molto gli animali, a volte li immagina avventurarsi nel bosco soli...


Un giorno un coniglietto andò nel bosco...

 e altre volte in compagnia della mamma!

Mamma coniglia e il coniglietto un giorno andarono insieme nel bosco...


Se vi incuriosisce la storia di questo coniglietto con mamma coniglia e volete sapere come siano finiti nel piatto della mia piccola eSSe, qui c'è il passo passo della preparazione con ricetta (link) Ai bimbi piace esser coinvolti, piace manipolare il cibo, ed è anche rilassante, oltre che un esercizio di motricità fine.

E' importante perché i bimbi familiarizzino con i gusti, i profumi, le consistenze, i cambiamenti tra crudo e cotto, che imparino che ogni piatto si compone di tanti elementi, ogni sapore ha modo di esprimersi in purezza o cambiare a seconda degli accostamenti e poi.... tutti all'assaggio! :-D

mercoledì 12 marzo 2014

LA SPESA DI STAGIONE A MARZO

LA SPESA DI MARZO


immagine di Morguefile



Ortaggi: asparagi, broccoli, carciofi, cardi, carote, catalogna, cavolfiore, cavoli cappuccio, cavoli verza, cavolini di Bruxelles, cicoria, cime di rapa, cipolle, crescione, erbette, finocchi, funghi, indivia, lattuga, patate dolci, porri, rape, rosmarino, rucola, scalogni, sedano rapa, spinaci,  scorzonera, sedano, topinambur, tartufi, valerianella.

Frutta: alchechengi, arance, limoni, mandarini, mele, pere, pompelmo

Erbe aromatiche: alloro, aneto, rosmarino, timo, prezzemelo

martedì 11 marzo 2014

La raccolta del RADICCHIO rosso

Partecipare ed ospitare il gioco di Salutiamoci è stato impegnativo, ma in definitiva è qualcosa che rifarei mille volte! Vedere le vostre ricette proposte appositamente è stata una bella soddisfazione.
E' stato un vero piacere vedere tanto interesse riguardo ad una sana e consapevole alimentazione!

Proprio per questo non è stato affatto un compito facile scegliere solo 8 tra tutte le ricette che mi avete mandato, ma ecco le ricette che mi sono piaciute di più.  
Ringrazio anche la dolcissima Roberta che mi ha fatto da tutor durante tutto il mese, rendendosi sempre prontamente disponibile per chiarimenti e perplessità.

Le ricette preferite sono:

1) Insalata autunnale di radicchio, zucca e fichi de La Tana del Riccio
La mia preferita è forse una delle più semplici, ma considerando il mio amore sfrenato per i dolcissimi fichi, il loro abbinamento con il radicchio amarognolo e la zucca (delica) arrostita non poteva che farmi capitolare! 






2) Muffin al radicchio di Le delizie di Feli
Non troppo dolci nè troppo salati, un ibrido che mi ha conquistata subito, perchè qui le cose strane, ce piacciono, e parecchio!
 

3) Gnocchi di batata con pesto al radicchio di Parole Vegetali
Io adoro le patate dolci! In questo caso abbinate alla farina di castagne  per dar vita a degli gnocchi inusuali e particolari. Anche in questo caso l'abbinamento dolce-amaro secondo me funziona alla grande.



4) Insalata di quinoa, mele verdi, radicchio, noci e uvetta di Cheap'n'Chop
Cucino spesso insalate di cereali che arricchisco di frutta fresca e secca, quindi questa insalata non poteva che rientrare pienamente nei miei gusti.
 

5) Tagliatelle crudiste di batata al radicchio di La taverna degli Arna
Ecco l'accoppiata che ritorna, questa volta in versione raw. Non posso non provare la batata anche cruda!
 

6) Tarte tatin di funghi, spinaci e radicchio di Cuoca Mattarella
Le torte salate erano davvero tante ma questa tatin merita senz'altro un posto nella top 8, per l'originalità della preparazione e per gli ingredienti usati.
 

7) Un pari-merito. Tra queste davvero non sapevo decidermi!
Mezzelune saracene con ricotta e radicchio de La Tana del Riccio e le Mezzelune ripiene di radicchio e tofu affumicato di Cuoca Mattarella.
Stessa forma, diversi ripieni e diverse preparazioni. Un primo piatto le prime, uno snack sfizioso da aperitivo le seconde. 



8) Mousse di radicchio e mele di Paciocchi di Francy
Last but not least, una cremina golosissima milleusi, perchè qualcosa da spalmare sul pane o in cui affondare un bel grissino ci vuole sempre!



L'intera raccolta delle ricette è invece qui


Ciao, Lucrezia.



mercoledì 5 marzo 2014

La quinoa

foto di Katy di GiroVegando in Cucina

Per tutto il mese di marzo a Salutiamoci gusteremo la Quinoa! 
La Quinoa è un cereale non cereale, come l‘amaranto, è un alimento ricco di fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco ed è anche un’ottima fonte di proteine vegetali. Infine è naturalmente priva di glutine. Come ci ricorda Daria, del blog Gocce D'Aria, che ospiterà le ricette a base di quinoa per tutto il mese, la quinoa è “composta da chicchi piccolissimi, quasi microscopici, ed appartiene alla stessa famiglia degli spinaci e delle barbabietole (chenopodiacee). E' una pianta molto resistente, che non richiede particolari trattamenti, quindi adattissima alla produzione biologica. Ne esistono diverse varietà, anche se la più nota e facile da reperire è la bianca. (Immagine di Michael Hermann) Non si tratta certo di un prodotto locale, anche se so di qualche produzione francese, per questo motivo è secondo me fondamentale (come anche per gli altri prodotti importati) cercarla certificata del commercio equo e solidale e biologica, però si tratta di un alimento molto nutriente, tra l'altro assolutamente privo di glutine, quindi adatto anche a chi soffre di celiachia, con un indice glicemico piuttosto basso.” 
“Per il suo buon apporto proteico costituisce l'alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi». 
Vi riporto la tabella con le proprietà nutrizionali: 
100 g di quinoa contengono in media: valore energetico 350 kcal / 1480 kj *RDA=razione giornaliera raccomandata dalla CE - 
Carboidrati - 60,1g di cui 3,4 g zuccheri -
 Proteine - 12,4g - 
Grassi - 6,7 g di cui 0,7 g acidi saturi, 2,2 g acidi grassi monoinsaturi, 3,8 g di acidi grassi polinsaturi - 
Fibre alimentari - 8,7 g - 
Sodio - 0,01 g - Fosforo - 416 mg (52% della RDA*) - Ferro - 2,8 mg (20% della RDA*) - Magnesio - 150 mg (50% della RDA*) - Zinco - 2,7 mg (18% della RDA*) 
Per altre informazioni vi rimando al sito di CTM (importatore del commercio equo) che l'anno scorso, in occasione dell'anno internazionale della quinoa, aveva dedicato una serie di approfondimenti. 
La preparazione della quinoa è piuttosto semplice, io preferisco il metodo di cottura per assorbimento. Prima di tutto va lavata per bene per togliere il residuo amarognolo dovuto alla presenza della saponina sui chicchi. Si porta a bollore una quantità di acqua pari al doppio del volume della quinoa, si fa cuocere a fiamma bassa e coperchio ben chiuso per 15 minuti, ovvero fino all'assorbimento completo dell'acqua. Non si mescola durante la cottura. Tenete conto che ne basta poca per persona (circa 70 gr) perchè in cottura cresce molto. Oltre che in chicchi la trovate anche in farina, in fiocchi o soffiata.”

lunedì 17 febbraio 2014

Menopausa? Parliamo con l'esperto del regime alimentare e lo stile di vita da seguire in questo periodo della vita femminile.




illustrazione di Roberta Cadorin Cobrizo



Riprendiamo oggi le nostre interessanti chiacchierate con la dott.ssa Arianna Rossoni.

- Benritrovata Arianna!
Da donna a donna, oggi vorrei chiederti di parlarci un poco proprio di questo particolare e delicato periodo che riguarda prima o poi ognuna di noi: la menopausa.
Che cosa ci racconti in proposito? -

-Oh, volentieri!
In effetti la menopausa è un periodo molto delicato nella vita della donna, in quanto segna il passaggio dall’epoca fertile a quella non più fertile.
Il cambiamento percepito è psicologico ancora prima che fisico: si passa da un dinamismo attivo ad una contemplazione più quieta, che si fa fatica ad accettare soprattutto in un’epoca come questa, nella quale la vibrante frenesia quotidiana sembra non dare spazio alla tranquillità a cui si avrebbe diritto dopo che si è passata la mezza età, richiesta dal corpo e dalla mente. 
Il climaterio è il periodo nel quale il ciclo comincia a farsi irregolare in virtù di una diminuita secrezione di estrogeni, e può durare anche 5-6 anni prima della menopausa conclamata. Dal punto di vista psicologico tale periodo è accompagnato da una maggiore irritabilità e affaticabilità, che si accompagnano a sonnolenza, stanchezza, svogliatezza; l’umore è instabile: si alterna tristezza ad ansia, felicità a perdita di sicurezza in sé. Tutti questi sintomi sono tanto più marcati quanto peggio la donna vive il periodo di passaggio dall’epoca fertile a quella non più fertile: ecco perché è importante prepararsi anche mentalmente alla menopausa, assecondando i ritmi più blandi e meno serrati che questa nuova età richiede.

Da un punto di vista fisico i sintomi che accompagnano climaterio sono inizialmente assimilabili alla sindrome premestruale: tensione mammaria e addominale, meteorismo, stipsi e senso di pesantezza. Solo nel procinto della menopausa avvertiremo anche le classiche vampate di calore e noteremo maggiore secchezza delle mucose, sia a livello dermico (pelle secca e disidratata) che a livello vaginale. 
Questo spettro di sintomi è chiamata ‘sindrome premenopausale’ ed è da ricondursi ad una diminuita produzione di estrogeni e di progesterone, che causeranno anche la classica irregolarità mestruale (il ciclo può farsi molto più frequente o molto più diradato rispetto al passato, e i flussi possono talvolta diventare vere e proprie emorragie). Purtroppo, il calo degli estrogeni fa sì che venga a mancare la protezione verso malattie cardiovascolari, patologie cui la donna prima della menopausa è meno soggetta rispetto all’uomo proprio grazie agli estrogeni. La loro diminuita secrezione fa sì che aumentino i fattori di rischio connessi a ipertensione, ictus e infarto: i trigliceridi e il colesterolo ‘cattivo’ LDL. Sempre da ricondursi al cambiamento ormonale è anche il rallentamento metabolico e la diversa distribuzione del grasso nella terza età della donna, che sarà localizzato prevalentemente sulla pancia e non più su glutei e fianchi come in passato. 

- Un'alimentazione attenta e mirata può venirci in aiuto, dottoressa? -

- Certamente attraverso una corretta alimentazione è possibile tenere sotto controllo i sintomi fisici legati alla menopausa, facendo in modo di ripristinare la completa protezione cardiovascolare e di evitare un indesiderato accumulo lipidico. -

- Nel dettaglio quali sono le buone abitudini da prendere? -

- Posso riassumerle semplicemente così:

Più omega-3 per il cuore
Gli omega-3 sono grassi buoni protettivi nei confronti del sistema cardiovascolare; si trovano nel pesce pescato, non in quello d’allevamento: il pesce pescato si nutre infatti di plancton, di alghe e di altri pesciolini, tutti alimenti ricchi di questi omega. Al contrario, il pesce d’allevamento viene nutrito con sfarinati ricchi di omega-6 che sono proinfiammatori: ecco perché consiglio sempre alle mie pazienti di prediligere il pesce selvaggio, anche quello povero! Pensiamo ad alici, acciughe, suri, pesce lama, sgombri: tutte specie ittiche diffuse nel nostro Mediterraneo ed acquistabili a basso prezzo. 
Gli omega-3 sono contenuti in discrete quantità anche nelle noci e nei semi di lino, questi ultimi da usare rigorosamente a crudo (mai in cottura!) per evitare un irrancidimento precoce. Anche il prezioso olio ricavato dal lino va usato solo a crudo, e va conservato in frigorifero e non a temperatura ambiente; sceglietelo solo se biologico, e solo se venduto da banco frigo. 

L’olio extravergine: il condimento migliore
In virtù del perfetto bilanciamento tra grassi monoinsaturi, polinsaturi e saturi, l’olio extravergine è il grasso da condimento e da cucina che dovrebbe essere prediletto nell’alimentazione di chiunque, a maggior ragione di chi è a rischio di dislipidemia. Il prezioso olio italiano contribuisce infatti ad un abbassamento dei trigliceridi accompagnandosi ad un aumento del colesterolo ‘buono’ HDL, protettivo per il cuore. 

Il calcio e la salute delle ossa
Fuorvianti campagne pubblicitarie hanno traviato la corretta informazione riguardo all’assunzione di calcio e la prevenzione dell’osteoporosi. Indubbiamente la donna in menopausa ha un maggior fabbisogno di calcio dovuto ad un’aumentata escrezione urinaria di questo minerale, ma ciò non significa che debba assumere più latte e latticini per assicurarsene la copertura alimentare! Il calcio presente nel latte e nei suoi derivati è infatti biodisponibile solo al 35%: significa che di 100 che ne assumiamo, ne possiamo assorbire solo 35; il tutto a fronte di un cospicuo contributo lipidico: ne vale la pena? Soprattutto se pensiamo che la maggior parte della popolazione italiana ha una bassa capacità di digerire il lattosio dopo i 50 anni? 
Fortunatamente Madre Natura ci ha donato numerose altre fonti di calcio: in primo luogo le Crucifere (cavoli, broccoli, cavoletti, senape, crescione, rucola…), che vantano una biodisponibilità del 50-60%. Abbiamo poi sesamo e mandorle che contengono rispettivamente 987 mg e 236 mg di calcio ogni 100 g, contro gli 83 mg delle noci; non dimentichiamo poi i fichi (freschi o secchi, purché conservati al naturale e non con oli vegetali), i crostacei e i molluschi (gamberi, gamberoni, mazzancolle, cozze…), le sardine e -in piccole percentuali- anche i legumi. 
Da evitare il più possibile la caffeina (tè e caffè), gli alcolici, l’eccesso di sale e l’eccesso di zuccheri, tutte sostanze che promuovono la perdita di calcio dalle ossa.

I fitoestrogeni per compensare le vampate
Un aiuto naturale per evitare le fastidiose vampate di calore ci viene dai fitoestrogeni, ossia sostanze capaci di mimare la diminuita azione estrogenica nel corpo della donna in menopausa, alleviando i sintomi più antipatici.
Quando si pensa ai fitoestrogeni il pensiero va immediatamente alla soia, ma attenzione! La soia può essere efficacemente usata nella donna orientale in virtù della sua specifica flora batterica intestinale in grado di convertire certi fitoestrogeni nei composti maggiormente attivi; la donna occidentale non ha una flora capace di questa conversione, dunque non trae alcun beneficio dalla soia, al contrario di quanto molti pensano.
Troviamo fitoestrogeni più efficaci per la nostra conformazione nei semi di lino e di girasole, nel rabarbaro, nel grano saraceno, nelle Liliacee (porro, cipolle, aglio) e nell’avocado.
Un’erba aromatica che viene in nostro aiuto è la salvia: non solo è ricchissima di calcio, ma è anche un vero e proprio concentrato di fitoestrogeni! Usatela per fare aromatici pesti, per farcire il pesce al forno, per gustosi involtini di verdure grigliate… 

I bioflavonoidi per le mucose
I bioflavonoidi sono sostanze che stimolano la produzione di collagene, una proteina indispensabile all’elasticità della pelle che viene a mancare con il passare degli anni. Si trovano in agrumi, frutti di bosco (mirtilli, more, ribes nero), grano saraceno, uva, ciliegie e rosa canina, con la quale si possono fare deliziosi infusi o tonici ad uso dermico. 

Il boro: un oligoelemento funzionale
Il boro è presente in tracce in alcuni alimenti, e si è rivelato utile alla prevenzione dell’osteoporosi post-menopausa e ad un aumento dell’efficacia degli estrogeni circolanti (non dobbiamo infatti pensare che dopo la menopausa non produciamo più estrogeni: semplicemente, ne produciamo meno, e meno efficaci).
Troviamo il boro in noci e mandorle, nel miele non pastorizzato (insieme a tanti enzimi e vitamine!), nelle mele, pere e pesche, nei germogli di legumi e nel fieno greco (da assumere eventualmente come integratore). 

No, questi no!
Se finora abbiamo parlato degli alimenti di cui si consiglia di aumentare il consumo, non dobbiamo trascurare che ne esistono altri che sono da evitare per non acutizzare i sintomi della menopausa.
Ad esempio le sostanze eccitanti come caffeina e alcol vanno a peggiorare la vasocostrizione e le vampate, oltre che a stimolare una maggior perdita di calcio.
La carne rossa e i formaggi stagionati sono uno stimolo eccessivo sulle ghiandole surrenali, peggiorando lo stress e il quadro umorale negativo.
Andrebbe evitato anche l’eccesso di sale e di zuccheri: entrambi contribuiscono alla perdita di calcio, il primo anche all’ipertensione e i secondi all’aumento del colesterolo.
Come in ogni altra fase della vita, infine vanno evitati fumo e sedentarietà. -


Arianna Rossoni è laureata in Dietistica, con un master in Nutrizione di Comunità ed Educazione Alimentare ed associata alla Federazione Nutrizionisti Professionisti.
Qualcuno di voi forse già la conosce per questi articoli qui e la apprezza attraverso il suo blog "Alimentazione in equilibrio

mercoledì 12 febbraio 2014

Voglia di una merenda?


Avete sempre voluto fare le merendine da voi, ma non sapevate come fare?
Con l'aiuto di Francesca del blog La Tana del Riccio adesso potete!


"Da più di un anno stiamo imparando, grazie alla tabella di Salutiamoci ma anche grazie alle tantissime ricette che stiamo condividendo, a mangiare in maniera più sana e in linea con la natura.
Ma poi veniamo sommersi dalla routine, dal lavoro, dagli impegni e le persone che ci stanno intorno non sempre condividono con noi questo percorso.
In tutto questo magari i nostri figli ci chiedono la merendina come quella del compagno di banco, o è lo stesso collega che ci fa gola con uno snack appena preso al distributore automatico.
In questi momenti è facile cedere alla tentazione o quantomeno ammettere che alcune merendine sono molto accattivanti se non altro per l'aspetto. Ma se poi andiamo a vedere la lista degli ingredienti cosa succede??
Intanto se non siete abituati a farlo l'invito è a fare questo sforzo perché si tratta del nostro “carburante” e come nella macchina non metteremmo mai fango, a maggior ragione non dovremmo introdurre “non-cibo” nel nostro corpo.

Facciamo un piccolo gioco. Qui sotto trovate gli ingredienti di due merendine:

Merendina 1:
Farina di frumento (25,5%), zucchero, grasso e olio vegetali non idrogenati, latte intero (8,8%), tuorlo d’uovo (6,5%), latte scremato in polvere (4,7%), glutine di frumento, farina di riso, lievito di birra, proteine del latte, aromi, emulsionanti (mono e digliceridi degli acidi grassi), amido di frumento, sciroppo di glucosio-fruttosio, siero di latte concentrato, sale, cacao magro.

Merendina 2:
Farina di farro semintegrale (29,6%), latte di mandorla (22%), malto di riso (15%), latte di riso (9%), pasta madre (9%), mele (4%), maizena (3%), olio evo (2%), sale integrale, vaniglia, cioccolato fondente.

Quale preferireste mangiare? Quale veramente nutre il nostro corpo?

Diciamo che la prima merendina (una molto famosa che si trova in commercio) non passerebbe un'analisi con la nostra tabella sottocchio con quella farina di frumento che quasi sicuramente è 00 e lo zucchero al secondo posto. Senza contare gli oli vegetali non ben specificati e tutto il resto.

Dite che la seconda è sicuramente triste?
Torniamo a nostro figlio che ci domanda la merendina uguale a quella del compagno... ci credereste se vi dicessimo che la merendina numero 2 è questa?




Beh, fate bene a crederci perché è proprio quella! Forse è addirittura più bella di quella comprata ma soprattutto è molto più sana. Certo, non sarà dolcissima come quella in commercio, ma diamo il tempo al nostro corpo di abituarsi ai sapori naturali e veri e non sentiremo più la mancanza di cibi così zuccherosi!
Qui trovate la ricetta di queste merendine con crema al latte di mandorla e lievitate naturalmente.

Preferite la versione ai cereali e cacao? Eccola!



In questo caso i cereali non sono solo 5 ma tutti e 7, e la crema alle castagne rende tutto molto goloso! Anche in questo caso la lievitazione è naturale e il sapore è pieno. Qui  trovate la ricetta per prepararla in casa.


Magari però non siete ancora pratici con la pasta madre e vorreste fare comunque qualcosa di golosissimo?
Perché allora non fare questi buonissimi paninetti, ripieni di una dolce crema al cioccolato?



Questi non hanno bisogno di lunghe lievitazioni e si possono fare con i bambini. In questo modo saranno apprezzati ancora di più, proprio perché fatti con le loro mani!
Se volete mettere le mani in pasta qui trovate la ricetta.

In commercio ormai si trovano contenitori di tutti i tipi per portare il nostro snack nello zaino o in borsa senza che si spiaccichi. In più sono lavabili e in questo modo evitiamo di far circolare ulteriori rifiuti.

Questi sono alcuni esempi di come possiamo offrire delle alternative valide ed allettanti a prodotti che troviamo in commercio. Ma siamo pronti ad accogliere nuove sfide!"
Francesca