venerdì 15 marzo 2013

La stagionalità: marzo


Il rispetto della stagionalità ha enormi vantaggi:
* I prodotti possiedono il massimo livello di nutrienti (vitamine e sali minerali) e i massimi livelli di fragranza e appetibilità.
* Minore spesa perché le primizie o le tardizie costano molto più del dovuto.
* Maggiore resa: la verdura acquistata nella stagione giusta contiene meno acqua e in ultima analisi rende assai di più di quella coltivata in serra.

E dobbiamo considerarci fortunati a vivere in un paese come l’Italia dove il clima temperato, la biodiversità e la tradizione agricola permettono al consumatori di avere ogni mese una vasta scelta di alimenti che rispondono pienamente alle esigenze del palato e forniscono la possibilità di un’alimentazione variata – proprio quella che garantisce il giusto apporto di vitamine e sali minerali atti a evitare pericolose patologie. Una buona regola data dai nutrizionisti per mantenersi in forma è infatti quella che invita a consumare ogni giorno cinque porzioni di frutta e verdura fresca di cinque colori diversi (verde, bianco, blu/viola, rosso, giallo/arancione) e tassativamente di stagione.

Se alla stagionalità associamo un’attenzione alla provenienza geografica di frutta e verdura, ancora meglio. I prodotti locali ‘a kilometri zero’ nuocciono meno all’ambiente, perché non richiedono lunghe fasi di trasporto e stoccaggio.
 tratto da Soloecologia



LA SPESA DI MARZO

Ortaggi: asparagi, broccoli, carciofi, carote, catalogna, cavolfiore, cavoli verza, cavolini di Bruxelles, cicoria, cime di rapa, cipolle, crescione, finocchi, indivia, lattuga, porri, rape, rosmarino, rucola, scorzonera, sedano, valerianella.

Frutta: arance, limoni, mele, pere



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