Marzo 2014 - Quinoa

A marzo nelle nostre tavole c'è la quinoa con Il blog della Daria.(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Aprile 2014 - Spinaci

Aprile con gli spinaci con Passato tra le mani(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Maggio 2014 - Asparagi

A maggio nelle nostre tavole c'ci sono gli asparagi con Le Delizie di Feli.(foto di Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Gennaio 2014 - Agrumi

A gennaio a casa di Katy per raccogliere le ricette con i frutti più solari dell'inverno.(foto Katy di Girovegando)

Febbraio 2014 - Radicchio Rosso

Giochiamo con il radicchio rosso, ospitate da : Peanut in Cookingland.

mercoledì 13 novembre 2013

La stagionalità di novembre



Ortaggi: barbabietole, bietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavoli cappuccio, cavoli verza, cavolini di bruxelles, cicorie, cipolle, coste, erbette, finocchi, funghi, indivia,  lattuga,  patate, porri,  radicchi, rape, scalogni, scorzanera, sedano, sedano rapa, spinaci, zucche.


Frutta: arance, cedri, cachi, castagne, kiwi, limoni, mandaranci, mandarini, mandorle, melagrane, mele, mele cotogne, nocciole, noci, pere, uva

Erbe aromatiche: alloro, ginepro, rosmarino, salvia, timo

venerdì 1 novembre 2013

Lenticchie

La lenticchia è una delle più antiche piante alimentari che l’uomo abbia conosciuto, coltivata già nel 7000 a.C., originatasi nella regione medio-orientale della Mezzaluna fertile agli albori della civiltà agricola e diffusasi poi in tutto il bacino del Mediterraneo per divenire cibo base dei Greci e dei Romani.



LA LENTICCHIA NEI SECOLI
Esaù, si legge nella Bibbia, vendette al fratello Giacobbe il diritto di primogenitura in cambio di un fumante piatto di lenticchie, cedendo al fratello ogni diritto sulle proprietà del padre, che comprendeva persino la “Terra Promessa”. (cfr. Genesi 25,29-34). Da allora l’antica tradizione ebraica impone che gli Ebrei mangino lenticchie quando sono in lutto, in ricordo di Esaù che svendette quanto aveva di più prezioso; la sua discendenza, secondo la tradizione ebraica, costituì la più antica e importante popolazione del sud Italia, quella degli Idumei, così detti dal secondo nome di Esaù, Edom: la lenticchia, quindi, è connaturata con l'esistenza stessa del popolo italiano e ne determina persino l'origine. Tanto basterebbe per giustificare la popolarità del suo uso nelle regioni centro-meridionali.
Una parafrasi ancora molto utilizzata ai giorni nostri vien fatta discendere da questo episodio biblico, quando si dice vendersi per un piatto di lenticchie.

Degli autori Greci e del loro pensiero sulla lenticchia, ci racconta con dovizia Ateneo, nella ponderosa opera Deipnosofisti ove la lenticchia ha il suo posto d'onore.
Veniamo così a sapere che al tempo si gustava anche un pane fatto con la farina di lenticchie e la troviamo, con sorpresa, molto usata in pasticceria; davvero apprezzate erano anche le lenticchie marinate nell'aceto e la zuppa di lenticchie con lampascioni.

Più tardiva e di provenienza romana fu la tradizione di mangiar lenticchie a Capodanno quasi a suggellare un appuntamento scaramantico, di secolare retaggio; un’usanza a cui, di solito, i popoli settentrionali, portati più alla concretezza delle cose che ai simboli, sono stati refrattari.
Tra i regali benaugurali del tempo che fu, c'era un sacchetto pieno di lenticchie, che si sarebbe dovuto trasformare in monete sonanti, in qualche momento dell'anno: non era forse neppure un'illusione, poiché questo legume, umile nell'aspetto, rivelava la sua preziosità proprio nel periodo invernale, quando la natura in riposo non era più in grado di fornire alimenti se non quelli che la buona stagione aveva dato in quantità tale da consentirne la conservazione. Non erano molti, in verità, i legumi disponibili: i piselli erano talmente piccoli da venir confusi con la robiglia, foraggio per animali e lo stesso dicasi per i fagioli. Ci volle la scoperta di Colombo perché l'Europa conoscesse la grande famiglia dei borlotti, che surclassarono immediatamente i minuscoli fagioli dolici della tradizione europea.
Le lenticchie erano cibo prevalentemente invernale, da consumare nella stagione che si trovava al declino dell'anno, periodo che ricorda anche la conclusione del ciclo della vita umana.

Poiché ricche di nutrienti ed energetiche, erano utilizzate nel Medio Evo - in sostituzione della carne - nei giorni di venerdì o nei giorni di digiuno.
Nel Medioevo i ceti più abbienti ed i nobili ricchi relegarono il consumo delle lenticchie alla mensa dei poveri, servite e mangiate quasi esclusivamente nei conventi e fra la gente, umile ma dotta, che diede alla lenticchia il ruolo che meritava: nutrire bene, piacere e costare poco. Ancora, come a rimarcarne l’inutilità come cibo goliardico fu definito nel Rinascimento, dal medico Petronio, cibo caldo e secco, adatto a coloro che vogliono vivere castamente. In Francia al tempo di Luigi XIV le lenticchie venivano date come cibo ai cavalli e Alexander Dumas nel suo “Grand Dictionnair de Cuisine del 1873” le considerava un cibo pessimo.

Comunque la si veda, come tutti gli alimenti e gli elementi destinati all’eternità la moda non ne intacca le virtù, né li seppellisce.


LA LENTICCHIA: VARIETA’ E PROPRIETA’

La pianta di lenticchie è molto rustica e adattabile: in Italia la superficie coltivata a lenticchia si è molto ridotta rispetto al passato e le lenticchie che si coltivano appartengono a popolazioni locali a seme piccolo molto rinomate per la loro qualità.

Le lenticchie sono una delle leguminose più interessanti dal punto di vista nutrizionale perché tra le più ricche di proteine; abbondano in fibre e sali minerali, in particolare ferro e magnesio, ma forniscono poche vitamine del gruppo B.
Poiché le lenticchie sono ricche di lisina ma possiedono poca metionina, un amminoacido solforato essenziale, il frumento, il riso o la soia permettono di equilibrare la concentrazione di amminoacidi. Il pasto conterrà allora un giusto quantitativo di proteine dalla qualità eccellente.

Valori nutrizionali (per 100 g)

Lenticchia secca*
Lenticchia cotta*
DGR ***
Energia
315 Kcal
89 Kcal

Proteine
24 g
8,2 g

Glucidi
50,4 g
12,6 g

Lipidi
1,2 g
0,5 g

Fibre
11,2 g
7,8 g
30 g
Sodio
24 mg
3 mg

Potassio
700 mg
276 mg
2 000 mg
Fosforo
300 mg
100 mg
700 mg
Magnesio
100 mg
32 mg
375 mg
Ferro
8 mg
3,3 mg
14 mg
Vitamina PP
2,2 mg
0,6 mg
16 mg
Vitamina B1
0,5 mg
0,13 mg
1,1 mg
Vitamina B2
0,25 mg
0,07 mg
1,4 mg
Vitamina B5
1,5 mg
0,5 mg
6 mg
Vitamina B6
0,6 mg
0,18 mg
1,4 mg
Vitamina B9
200 µg
60 µg
200 µg

* Ciqual 1995  *** Dose Giornaliera Raccomandata

Le principali varietà sono:
- la lenticchia marrone, quella che si trova soprattutto in scatola;
- la lenticchia rossa (gialla o arancia), conosciuta anche come “lenticchia egiziana”, molto diffusa in medio oriente, commercializzata decorticata, richiede un tempo di cottura piuttosto breve ed è molto utilizzata nella cucina asiatica;
- le lenticchie verdi, come la lenticchia verde di Villalba e la lenticchia verde di Altamura;
- la lenticchia corallo o rosa, che è rossa ma sempre venduta sgusciata;
- la lenticchia bionda, la più grossa;
- la lenticchia rosa pallido come la lentillon rosé di Champagne (Francia).

Le lenticchie più pregiate e note:
- Castelluccio di Norcia - in Umbria - che hanno ottenuto il riconoscimento della IGP (Indicazione Geografica Protetta).
- Colfiorito - coltivate sempre in Umbria
verde di Altamura - leggermente più grande rispetto a quella marrone, adatta alla preparazione di contorni
- di Villalba - di dimensione piuttosto grande
- di Ustica - piccole, tenere, saporite e dal colore marrone scuro, le rare lenticchie di Ustica crescono sui terreni vulcanici dell'isola e sono ancora oggi coltivate con pratiche manuali
- dell'Armuña - famose per il loro gusto e la loro morbidezza, queste lenticchie di origine Spagnola sono famose per la loro qualità e il sapore unico.
Fra le altre varietà celebri di lenticchie, si ricordano quelle di Antillo, Chiaramonte, Gangi, Marianopoli, Restauro, delle Eolie, Ventotene e di Mormanno.

Non ci rimane che andare a cucinare questo strepitoso legume e portare tutte le ricette a Salutiamoci! La lenticchia è l’ingrediente del mese e le vostre prelibatezze sono raccolte da Il Mondo di Cì a questo link.

Fonti:
Wikipedia