Marzo 2014 - Quinoa

A marzo nelle nostre tavole c'è la quinoa con Il blog della Daria.(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Aprile 2014 - Spinaci

Aprile con gli spinaci con Passato tra le mani(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Maggio 2014 - Asparagi

A maggio nelle nostre tavole c'ci sono gli asparagi con Le Delizie di Feli.(foto di Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Gennaio 2014 - Agrumi

A gennaio a casa di Katy per raccogliere le ricette con i frutti più solari dell'inverno.(foto Katy di Girovegando)

Febbraio 2014 - Radicchio Rosso

Giochiamo con il radicchio rosso, ospitate da : Peanut in Cookingland.

sabato 29 marzo 2014

..per pensare e per scegliere



«Mediamente quello che diamo da mangiare ai nostri malati negli ospedali è il peggio del peggio. Io ritengo che non gli fa bene, ma sa... noi vogliamo bene ai nostri malati, vogliamo che tornino da noi... (sorriso sarcastico). 
Mettiamola così. Se noi ci ammaliamo, aumenta il PIL, c'è crescita, diminuisce lo SPREAD.
La sanità è la più grande industria nazionale, ricordava il prof. Monti. Non c'è un interesse economico nei confronti della prevenzione.
Che parola si potrebbe usare per definirla?
Una gran commistione di ignoranza, di stupidità e di interessi.»

F. Berrino

Il video tratto dalla trasmissione Le Iene del 26 marzo 2014

martedì 25 marzo 2014

Senza glutine al naturale: quinoa


Da questo mese, ci sono anche io!
Perché?
Perché, comunque, chi è celiaco e si interessa di cibo, prima o poi comincia anche a capire che quello che ha mangiato fino a quel momento non era proprio salutare…
Così, da quando sono celiaca ho scoperto un sacco di cose e informazioni sul cibo di cui non avevo mai sentito parlare, così come ho scoperto degli alimenti che mi erano del tutto ignoti.
La prima cosa che ho imparato da questa "esperienza" (alias malattia) è che ci sono tantissimi cereali alternativi.
Per cui oltre al riso, al mais e alle patate ho scoperto che ci sono dei cereali buonissimi e, a più, sconosciuti.
Così ho cominciato a comprarli e a provarli.
Comincio subito col dirvi che costano un po' di più di un chilo di pasta col glutine, ma spesso, meno di un chilo di pasta senza glutine, senza contare che hanno una resa due e anche tre volte superiore.
In ogni caso, oggi ve li presento, sperando di invogliarli a provarli e darmene notizia.
Andiamo in ordine alfabetico (anche se non esaustivo):
Amaranto
Grano saraceno
Miglio
Quinoa
Sorgo
Tapioca
Teff

E questo mese, Salutiamoci, è proprio dedicato alla Quinoa e ne sono felicissima, perché a me piace tantissimo. L'unica controindicazione è quella che deve essere cucinata bene, altrimenti può assumere un saporaccio amarognolo, dovuto alla saponina. Quindi DEVE essere sciacquata bene prima di essere cucinata.
Ma cosa è?
In realtà, sfatiamo un mito, e diciamo subito che non è un cerale, sebbene si comporti come tale.
Appartiene alla stessa famiglia delle barbabietole e degli spinaci, quindi è uno pseudo cereale, ricco di proteine e privo di glutine. È facilmente coltivabile, perché cresce anche in zone desertiche e quindi ha sfamato anche intere popolazioni, perché il suo prezzo era irrisorio.
È anche ricchissimo di fosforo, potassio e magnesio, e anche di calcio e fibre.
È anche molto duttile, perché può essere preparata come primo (insalate, minestre e sformati), ma anche come secondo (polpette, chili), ma si può consumare anche a colazione e a merenda, preparando degli ottimi dolci.
Ne esistono di tre varietà: la bianca, la rossa e la nera.
Il suo apporto calorico è abbastanza basso (circa 120 Kcal a porzione) ed è indicato per chi soffre di diabete, perché ha un basso indice glicemico, serve a contrastare le malattie cardiovascolari, ed è utile per la prevenzione del cancro al colon, ed, essendo senza glutine è adatta ai celiaci.
Ahimè, oggi, nonostante tutte questi lati positivi, la quinoa è ancora troppo poco usata, soprattutto da noi, forse, anche perché ha anche un costo piuttosto elevato. Il prezzo della quinoa infatti è sestuplicato nel giro di pochissimo tempo.
È però importante introdurla nella nostra dieta e, forse, un uso più diffuso, potrebbe fare anche abbassare i prezzi.
Stefania Oliveri di Cardamomo&co

mercoledì 19 marzo 2014

Mangiar con gli occhi!

Oggi abbiamo il grande piacere di ospitare Il Mondo di Cì, con un post ricco di felicità e di grandi soddisfazioni per voi e per i vostri cuccioli d'uomo!

"Con immensa gioia ho accettato l'invito a scrivere per Salutiamoci che mi è stato rivolto dalle organizzatrici, vi parlerò di cibo che si mangia con gli occhi, con attenzione particolare a quelli attentissimi che osservano il mondo ad altezza metro, cercando di offrire loro sempre piatti sorridenti.

Sorrisi a colazione
...e divertenti


Orme d'orso per merenda

Sono felicissima di poter contribuire a questo progetto!
Ho inziato a partecipare a Salutiamoci appena l'ho scoperto, mi piaceva l'idea di un progetto collaborativo che mettesse a disposizione ricette e informazioni importanti per la nostra salute con la leggerezza di un gioco, mi sono molto piaciute le solide basi scientifiche con cui è stata costruita la tabella degli ingredienti da usare, con lo spunto implicito ad interrogarsi sul perché quelli "nì" e "no" fossero da evitare, mi piaceva ci fosse offerta l'occasione per poter dimostrare che un piatto buono veramente è anche invitante e goloso.
Di mese in mese mi sono appassionata e ho avuto modo di curiosare in tante cucine interessanti!


Ho imparato tantissimo da questo gioco: ad usare e preferire le farine non trattate, ho scoperto le alghe, ho verificato che i dolci vengono benissimo persino senza zucchero perchè nella frutta ci sono già tutti quelli che possono servire per produrre golosissimi dessert, mi sono abituata ad usare solo la verdura di stagione e soprattutto a verificare sempre la provenienza, preferire i fornitori vicini e fidati e i prodotti non trattati o bio! Tutto si è perfettamente integrato con le riflessioni che mi avevano già portata ad essere una consumatrice attenta (e molto critica), ad aver abbracciato la filosofia vegan dopo anni da vegetariana, a cimentarmi con le autoproduzioni, ad aver voglia di seguire corsi e confrontarmi con le altre blogger.


Parlo sempre con entusiasmo di questa esperienza, e questo suscita curiosità ma anche dubbi:
"E' tutto molto interessante, però... un approccio così salutista non implica grande sacrificio?
Non richiede tanto tempo?
E come fai con la bimba?

E con tuo marito?
E quando hai ospiti?"


Non c'è sacrificio perché il mio modo di cucinare semmai si è arricchito di spunti e quindi è migliorato, con soddisfazione di parenti e amici, il tempo è stato impegnato all'inizio per orientarsi e capire, come per ogni nuova esperienza, i saperi sono diventati strumenti, e, a qualche anno dalla scelta di mangiare più sano, posso affermare serenamente che sono in grado di cucinare piatti golosi e stuzzicanti convincenti persino per i più scettici. Nessuno si è mai lamentato né è uscito da casa mia a pancia vuota o depresso! ;-)


Trucchi, certamente, ce ne sono, e si vedono anche! Mi discosto a piccoli passi dalle ricette più collaudate ed amate, valorizzo e modifico solo quanto necessario i piatti della tradizione - che spesso sono naturalmente sani e veg - e, dulcis in fundo, curo molto le mie presentazioni. 

Il momento dell'impiattamento è sicuramente divertente e diventa anche un piccola sfida quando l'occasione è importante, l'ingrediente introdotto meno usuale, la ricetta più particolare.
Mi piace che al colpo d'occhio la curiosità venga catturata, perché io credo davvero che si inizi a mangiare prima con gli occhi, poi con l'olfatto e solo alla fine col gusto, dopo che a volte è persino intrevenuto il tatto, ma anche che i commensali abbiano già indizi su cosa assaggeranno.

Gelato alla zucca speziato



La cucina è comunicazione, ogni alimento deve esser riconoscibile in una ricetta, e poi conosciuto ed apprezzato di boccone in boccone. Spesso innesco il gioco a riconoscere il particolare, la spezia nuova, il tocco esotico magari, ma non mi piace mascherare i sapori.

Lo stesso discorso credo debba valere anche per il cosidetto baby-food: anche ai piccoli dobbiamo chiarezza ed onestà, non trovo giusto ingannarli o raggirarli per far mangiare qualcosa di sano, nascondendo cibi meno amati dentro creme dal colore incerto, formule standard, o nascondendoli dietro a ricette sempre simili.

So bene, anche per esperienza diretta, che i gusti dei piccini sono in divenire, che l'effetto "gregge" è in agguato, che l'esperienza con le mense o altre occasioni di convivialità può esser disastrosa e diseducativa - ahinoi! -, perché il cibo spazzatura è bello ma non buono. So anche bene che possono arrivare dei momenti in cui chi si occupa di dar da mangiare ai bambini rimane perplesso sul da farsi, so che un cambiamento repentino può spiazzare e preoccupare, perché il saggio bimbo che è sempre impazzito di gioia a veder nel piatto verdura e frutta crude un giorno e magari per un po' - che sembra eterno! - può iniziare a snobbarle del tutto e chiedere crocchette surgelate e merendine confezionate (ma vuoi mettere con quelle di Francesca? link)! Sfoderiamo pazienza e buon senso (i gusti sono in evoluzione continua) e semmai inventiamoci delle strategie per arrivare ugualmente all'obiettivo. ;-)

Premesso che ogni esperienza è soggettiva e ogni bambino diverso, posso condividere i miei assi pigliatutto.
Trovo funzioni molto bene coinvolgere i piccoli (ma anche i grandi) nella prepazione dei piatti, chiedere consigli sugli impiattamenti, giocare insieme con ingredienti e colori.

Per questo primo post per Salutiamoci ho pensato di mostrarvi uno dei piatti preparati con mia figlia e raccontarvi come ci siamo arrivati.

A lei piacciono molto gli animali, a volte li immagina avventurarsi nel bosco soli...


Un giorno un coniglietto andò nel bosco...

 e altre volte in compagnia della mamma!

Mamma coniglia e il coniglietto un giorno andarono insieme nel bosco...


Se vi incuriosisce la storia di questo coniglietto con mamma coniglia e volete sapere come siano finiti nel piatto della mia piccola eSSe, qui c'è il passo passo della preparazione con ricetta (link) Ai bimbi piace esser coinvolti, piace manipolare il cibo, ed è anche rilassante, oltre che un esercizio di motricità fine.

E' importante perché i bimbi familiarizzino con i gusti, i profumi, le consistenze, i cambiamenti tra crudo e cotto, che imparino che ogni piatto si compone di tanti elementi, ogni sapore ha modo di esprimersi in purezza o cambiare a seconda degli accostamenti e poi.... tutti all'assaggio! :-D

mercoledì 12 marzo 2014

LA SPESA DI STAGIONE A MARZO

LA SPESA DI MARZO


immagine di Morguefile



Ortaggi: asparagi, broccoli, carciofi, cardi, carote, catalogna, cavolfiore, cavoli cappuccio, cavoli verza, cavolini di Bruxelles, cicoria, cime di rapa, cipolle, crescione, erbette, finocchi, funghi, indivia, lattuga, patate dolci, porri, rape, rosmarino, rucola, scalogni, sedano rapa, spinaci,  scorzonera, sedano, topinambur, tartufi, valerianella.

Frutta: alchechengi, arance, limoni, mandarini, mele, pere, pompelmo

Erbe aromatiche: alloro, aneto, rosmarino, timo, prezzemelo

martedì 11 marzo 2014

La raccolta del RADICCHIO rosso

Partecipare ed ospitare il gioco di Salutiamoci è stato impegnativo, ma in definitiva è qualcosa che rifarei mille volte! Vedere le vostre ricette proposte appositamente è stata una bella soddisfazione.
E' stato un vero piacere vedere tanto interesse riguardo ad una sana e consapevole alimentazione!

Proprio per questo non è stato affatto un compito facile scegliere solo 8 tra tutte le ricette che mi avete mandato, ma ecco le ricette che mi sono piaciute di più.  
Ringrazio anche la dolcissima Roberta che mi ha fatto da tutor durante tutto il mese, rendendosi sempre prontamente disponibile per chiarimenti e perplessità.

Le ricette preferite sono:

1) Insalata autunnale di radicchio, zucca e fichi de La Tana del Riccio
La mia preferita è forse una delle più semplici, ma considerando il mio amore sfrenato per i dolcissimi fichi, il loro abbinamento con il radicchio amarognolo e la zucca (delica) arrostita non poteva che farmi capitolare! 






2) Muffin al radicchio di Le delizie di Feli
Non troppo dolci nè troppo salati, un ibrido che mi ha conquistata subito, perchè qui le cose strane, ce piacciono, e parecchio!
 

3) Gnocchi di batata con pesto al radicchio di Parole Vegetali
Io adoro le patate dolci! In questo caso abbinate alla farina di castagne  per dar vita a degli gnocchi inusuali e particolari. Anche in questo caso l'abbinamento dolce-amaro secondo me funziona alla grande.



4) Insalata di quinoa, mele verdi, radicchio, noci e uvetta di Cheap'n'Chop
Cucino spesso insalate di cereali che arricchisco di frutta fresca e secca, quindi questa insalata non poteva che rientrare pienamente nei miei gusti.
 

5) Tagliatelle crudiste di batata al radicchio di La taverna degli Arna
Ecco l'accoppiata che ritorna, questa volta in versione raw. Non posso non provare la batata anche cruda!
 

6) Tarte tatin di funghi, spinaci e radicchio di Cuoca Mattarella
Le torte salate erano davvero tante ma questa tatin merita senz'altro un posto nella top 8, per l'originalità della preparazione e per gli ingredienti usati.
 

7) Un pari-merito. Tra queste davvero non sapevo decidermi!
Mezzelune saracene con ricotta e radicchio de La Tana del Riccio e le Mezzelune ripiene di radicchio e tofu affumicato di Cuoca Mattarella.
Stessa forma, diversi ripieni e diverse preparazioni. Un primo piatto le prime, uno snack sfizioso da aperitivo le seconde. 



8) Mousse di radicchio e mele di Paciocchi di Francy
Last but not least, una cremina golosissima milleusi, perchè qualcosa da spalmare sul pane o in cui affondare un bel grissino ci vuole sempre!



L'intera raccolta delle ricette è invece qui


Ciao, Lucrezia.



mercoledì 5 marzo 2014

La quinoa

foto di Katy di GiroVegando in Cucina

Per tutto il mese di marzo a Salutiamoci gusteremo la Quinoa! 
La Quinoa è un cereale non cereale, come l‘amaranto, è un alimento ricco di fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco ed è anche un’ottima fonte di proteine vegetali. Infine è naturalmente priva di glutine. Come ci ricorda Daria, del blog Gocce D'Aria, che ospiterà le ricette a base di quinoa per tutto il mese, la quinoa è “composta da chicchi piccolissimi, quasi microscopici, ed appartiene alla stessa famiglia degli spinaci e delle barbabietole (chenopodiacee). E' una pianta molto resistente, che non richiede particolari trattamenti, quindi adattissima alla produzione biologica. Ne esistono diverse varietà, anche se la più nota e facile da reperire è la bianca. (Immagine di Michael Hermann) Non si tratta certo di un prodotto locale, anche se so di qualche produzione francese, per questo motivo è secondo me fondamentale (come anche per gli altri prodotti importati) cercarla certificata del commercio equo e solidale e biologica, però si tratta di un alimento molto nutriente, tra l'altro assolutamente privo di glutine, quindi adatto anche a chi soffre di celiachia, con un indice glicemico piuttosto basso.” 
“Per il suo buon apporto proteico costituisce l'alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi». 
Vi riporto la tabella con le proprietà nutrizionali: 
100 g di quinoa contengono in media: valore energetico 350 kcal / 1480 kj *RDA=razione giornaliera raccomandata dalla CE - 
Carboidrati - 60,1g di cui 3,4 g zuccheri -
 Proteine - 12,4g - 
Grassi - 6,7 g di cui 0,7 g acidi saturi, 2,2 g acidi grassi monoinsaturi, 3,8 g di acidi grassi polinsaturi - 
Fibre alimentari - 8,7 g - 
Sodio - 0,01 g - Fosforo - 416 mg (52% della RDA*) - Ferro - 2,8 mg (20% della RDA*) - Magnesio - 150 mg (50% della RDA*) - Zinco - 2,7 mg (18% della RDA*) 
Per altre informazioni vi rimando al sito di CTM (importatore del commercio equo) che l'anno scorso, in occasione dell'anno internazionale della quinoa, aveva dedicato una serie di approfondimenti. 
La preparazione della quinoa è piuttosto semplice, io preferisco il metodo di cottura per assorbimento. Prima di tutto va lavata per bene per togliere il residuo amarognolo dovuto alla presenza della saponina sui chicchi. Si porta a bollore una quantità di acqua pari al doppio del volume della quinoa, si fa cuocere a fiamma bassa e coperchio ben chiuso per 15 minuti, ovvero fino all'assorbimento completo dell'acqua. Non si mescola durante la cottura. Tenete conto che ne basta poca per persona (circa 70 gr) perchè in cottura cresce molto. Oltre che in chicchi la trovate anche in farina, in fiocchi o soffiata.”