Marzo 2014 - Quinoa

A marzo nelle nostre tavole c'è la quinoa con Il blog della Daria.(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Aprile 2014 - Spinaci

Aprile con gli spinaci con Passato tra le mani(foto Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Maggio 2014 - Asparagi

A maggio nelle nostre tavole c'ci sono gli asparagi con Le Delizie di Feli.(foto di Katiuscia di GiroVegando in Cucina )

Gennaio 2014 - Agrumi

A gennaio a casa di Katy per raccogliere le ricette con i frutti più solari dell'inverno.(foto Katy di Girovegando)

Febbraio 2014 - Radicchio Rosso

Giochiamo con il radicchio rosso, ospitate da : Peanut in Cookingland.

giovedì 11 ottobre 2012

Latte e formaggi, perchè no?


Perchè a Salutiamoci abbiamo vietato i formaggi (permettendo solo, tra i latticini, yogurt e ricotta)?
Siamo abituati a pensare che il latte e i latticini siano salutari perchè non vediamo altro che spot pubblicitari, da anni, che ci dicono che sono salutari. Spesso ce lo dicono perfino i medici nonostante la moderna ricerca scientifica porti nella direzione opposta, per cui è naturale che ci siano delle resistenze e dell'incredulità.

Nessuno dice di evitare completamente i latticini: fanno parte della nostra cultura, tradizione, e la sapienza artigianale va salvaguardata, anche acquistando prodotti tipici. E' molto usuale mangiare latticini ad ogni pasto o spuntino. Ridurre la quantità sarebbe salutare, puntando anche alla qualità ed evitando prodotti industriali.

I latticini e il latte non ci fanno bene perchè contengono grassi saturi e proteine animali.
Le proteine animali portano ad un’eccessiva acidificazione dell’organismo che porta all’osteoporosi, quindi il calcio contenuto nei latticini risulta poco utile.
I latticini portano all’aumento di insulina, IGF-I, ormoni sessuali e diabete di tipo II (tutti fattori di crescita dei tumori) e portano all’aumento del colesterolo e all’insulino-resistenza.

(l'IGF-I è un fattore di crescita cellulare, Insulin-like Growth Factor-I, che contribuisce alla crescita del tumore)

"Acidi grassi saturi: caratterizzati da un legame molecolare più solido e di difficile scissione nel processo digestivo (nello specifico, per ogni atomo di carbonio presente vi è un atomo di idrogeno). Questi grassi sono contenuti in burro, strutto, margarina e nell'olio di semi di arachide, si trovano principalmente nei prodotti caseari, in uova, carne e alcuni oli vegetali come l'olio di cocco e di palma.
Gli acidi grassi saturi hanno due caratteristiche negative; tendono a depositarsi con più facilità sulle pareti delle arterie e tendono ad innalzare il livello di colesterolo nel sangue."
Marco Bianchi - I Magnifici 20

"Se la dieta fornisce soprattutto grassi animali (tipicamente solidi, mentre i grassi vegetali sono liquidi) le membrane cellulari saranno più rigide e la chiave che apre le porte del glucosio avrà più difficoltà a girare. Questa condizione si chiama "insulino-resistenza" e porta a una serie di conseguenze metaboliche, come l'aumento di ormoni sessuali, di IGF-I, di insulina e di diabete di tipo II, che possono favorire lo sviluppo dei tumori."
Anna Villarini - Prevenire i tumori mangiando con gusto

Le proteine animali si sono rivelate, negli ultimi decenni di studi, dannose per tutte le principali patologie legate al nostro stile di vita "ricco". Più dei grassi e del colesterolo negli alimenti.
Quando la percentuale di proteine animali nella dieta è bassa o anche pari a zero si abbassa notevolmente il rischio per tutte queste patologie (la maggior parte dei tumori, le cardiopatie, l'obesità, il diabete, le malattie autoimmuni), lo stesso non avviene se si assumono proteine vegetali.
Lo spiega molto approfonditamente C. Campbell nel suo libro The China Study.

Le proteine animali sono uno dei fattori di acidificazione del sangue che causa, tra le altre cose, l'osteoporosi.
Quando il sangue è troppo acido tende infatti a tamponare prendendo il calcio dalle ossa e abbiamo così una maggiore dispersione di calcio nelle urine con conseguente fragilità ossea.

"E' vero che il latte fornisce calcio, ma contiene anche delle proteine animali che essendo molto ricche in aminoacidi contenenti zolfo, abbassano il PH naturale del nostro organismo e, in particolare, del sangue. E più acido è il sangue, più il calcio che è arrivato alle ossa viene richiamato indietro per fare da regolatore di PH, in quello che viene definito "effetto tampone". Quindi introduciamo calcio col latte (e i latticini) che non utilizziamo per le nostre ossa. Meglio assumere il calcio attraverso la frutta secca (in modo particolare mandorle e sesamo), che non acidifica il nostro organismo, o mangiando pesce con tutte le lische (quando è possibile).

Il consumo di latte sembra proteggere dai tumori all'intestino (forse per la presenza di calcio) ma il rischio aumenta con il consumo di formaggi, verosimilmente perchè ricchi di grassi saturi. Inoltre il consumo di latte sembra aumentare il rischio di tumore all'ovaio e alla prostata. E' infatti ormai dimostrato che contribuisce ad innalzare i livelli di IGF-1, a causa della presenza di lattoalbumine, proteine molto presenti nel latte."
Anna Villarini - Prevenire i tumori mangiando con gusto

Quindi può essere che il latte sia protettivo dell'intestino per via del calcio che contiene. Ma il calcio lo possiamo prendere da altri alimenti che ci proteggono anche su altri fronti, perchè dobbiamo puntare ad una protezione e prevenzione generale dell'organismo, non di un singolo organo.
Un alimento salutare, per esempio, che contiene calcio è la soia, anche protettivo per i fitoestrogeni che contiene, regolatori naturali. Le proteine della soia come quelle degli altri legumi, se abbinate a quelle dei cereali, sono di alta qualità, cioè forniscono tutti gli aminoacidi essenziali.

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"La soia contiene 257 mg di calcio per ogni 100 g di prodotto consumato. E' il legume più ricco di calcio che si conosca. In 100 g di soia c'è più calcio che in 100 g di latte. La soia ha un indice glicemico bassissimo, ed è quindi consigliata ai diabetici e a chi vuole tenere bassi i livelli di ormoni sessuali e IGF-I. Questi fattori sono associati ad un più alto rischio di insorgenza, progressione e recidiva dei tumori alla mammella e ormono-dipendenti.
Tutti i tipi di latte vegetale sono una buona alternativa al latte vaccino.

Anche nelle piante sono presenti ormoni, e in quel caso prendono il nome di fitoestrogeni. Sono così chiamati perchè hanno effetti e strutture simili a quelle degli ormoni femminili, seppure con una potenza di 1000-10.000 volte minore.
Con l'alimentazione e nelle corrette quantità, questi deboli estrogeni possono rilasciare un efficace e protettivo effetto biologico sul nostro corpo. Alimenti con elevato contenuto di fitoestrogeni sono la soia, la rucola, i cereali integrali, i legumi, i semi di lino, di zucca, di girasole, le crucifere (famiglia dei cavoli), i datteri, l'anice, i finocchi, il trifoglio rosso, la menta, il ginseng, l'aglio, la cipolla, i lamponi, le more.
I fitoestrogeni vengono assorbiti dall'intestino dopo una serie di processi metabolici svolti da parte della flora microbica intestinale, che permette la loro biodisponibilità.
I fitoestrogeni regolano lo scambio di calcio attraverso le membrane cellulari, a queste azioni fisiologiche si associano le più recenti scoperte dal mondo scientifico come la prevenzione del rischio di tumore endometriale, del tumore della mammella, prevenzione e riduzione dei sintomi menopausali, prevenzione e riduzione del rischio cardio-vascolare, del rischio osteoporotico. Ha effetto equilibrante dei lipidi circolanti nel sangue e antiradicalica."
Marco Bianchi - I magnifici 20

"Per millenni l'uomo ha mangiato in abbondanza di fitoestrogeni, ma nel corso dell'ultimo secolo la nostra dieta ne è diventata sempre più povera, e oggi si sospetta che la carenza di fitoestrogeni nella dieta sia una delle cause del drammatico aumento di alcune malattie, tra cui il cancro alla mammella, alla prostata, forse all'intestino, le malattie di cuore e l'osteoporosi.
Questi deboli ormoni, infatti, avrebbero sia un'azione ormonale, utile quando il nostro organismo produce pochi ormoni, sia un'azione antiormonale, utile quando il nostro organismo ne produce troppi.
Gli alimenti che contengono fitoestrogeni, inoltre, fanno bene per chi ha il colesterolo alto, il diabete, l'ipertensione.
E' importante assumere il più possibile i fitoestrogeni all'interno di alimenti veri, alimenti a base di soia come tofu, latte e tempeh, legumi, cereali integrali, broccoli e frutti di bosco, ad ogni età, ma essere prudenti coi farmaci e con gli integratori di estratti di soia."
Franco Berrino - Alimentare il benessere

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Ma ci sono altri motivi per cui è meglio non esagerare coi latticini.

"Il consumo regolare di latticini, per l'elevato contenuto in grassi saturi, la combinazione di lattosio e calcio e la produzione di omocisteina, sembra causare degradazione del sistema circolatorio."

"Il caglio che il latte vaccino forma nello stomaco è molto più denso e meno facilmente digeribile di quello formato dal latte materno. Ciò può determinare il passaggio di proteine intere nel sangue, che non è stato possibile demolire in aminoacidi. Questo scatena la reazione del sistema immunitario, che cercando di eliminarle può coinvolgere anche altre proteine di struttura simile. Per questo i latticini sono sospettati di essere implicati nella genesi di malattie autoimmuni."

"Le proteine del latte sono anche fattori importanti nell'insorgenza di molte forme allergiche."

"Latte e latticini influenzano la produzione di muco da parte dell'organismo. Questo pare sia dovuto ad una delle proteine contenute nella caseina che, per la sua particolare struttura, è resistente alla digestione da parte dei succhi gastrici, e può quindi svolgere la sua funzione a livello intestinale, con un ruolo di regolazione.
Probabilmente parte di questa proteina può passare nel sangue e giungere a tessuti lontani esercitando effetti su ghiandole mucose dell'organismo."
Carlo Guglielmo - Il grande libro dell'ecodieta

Le persone che provano ad eliminare i latticini spesso risolvono svariati problemi riguardanti l'eccessiva produzione di muco. Il muco ha una funzione lubrificante protettiva, ma una quantità eccessiva di muco o una consistenza troppo densa possono rallentare le funzioni dell'intestino o diminuire l'assorbimento delle sostanze nutritive, scatenare asma, raffreddori, mal di gola, otiti o peggio ancora, se il muco non viene espulso, creare addensamenti negli organi con conseguenze molto gravi.

E'provato che il latte annulla i benefici di sostanze antiossidanti come quelle presenti, per esempio, in grande quantità nel cacao. E' questo il motivo per cui viene consigliato il cioccolato fondente ma non quello al latte e viene sconsigliato di bere latte col cioccolato fondente. La logica ci potrebbe far pensare che non è prudente assumere alimenti vegetali contenenti antiossidanti abbinati al latte.

Come per lo zucchero, dobbiamo tener presente che è solo nel mondo occidentale ricco e nell'epoca moderna che latte e latticini vengono consumati in quantità così abbondanti. Prima spesso le popolazioni non ne avevano a disposizione, non quotidianamente e non in tutti i periodi dell'anno. Avevano problemi di conservazione e il latte veniva consumato in quantità modeste e principalmente fermentato. I batteri della fermentazione, protettivi dell'intestino, riducevano al minimo la presenza di lattosio eliminando quindi i problemi legati a questo zucchero, anche il burro veniva prodotto da latte fermentato. Ancora oggi nei paesi arabi si consuma principalmente latte fermentato, lo si produce anche in italia destinato al consumo da parte di immigrati.
Nell'ultimo secolo la produzione industriale e la pastorizzazione ci han portato ad abusare del latte e dei latticini e spesso assumiamo lattosio in una vasta gamma di prodotti senza neppure accorgercene (farmaci, salumi, cibi industriali, farina) e sotto forma di latte in polvere nella maggior parte dei dolci industriali.

Questo è il lunghissimo motivo per cui a Salutiamoci abbiamo vietato i formaggi e il latte e vi abbiamo invitato a sperimentare nuovi alimenti, è un gioco ma può essere che sia in gioco la nostra salute.

lunedì 8 ottobre 2012

Salutiamoci di Settembre: ALICI SARDINE e ALGHE

 (illustrazione di Cobrizo)

La raccolta di settembre è cominciata in salita, ci eravamo quasi rassegnate (le sarde, le alici, le alghe ed io) ad essere le Cenerentole di Salutiamoci. E invece timidamente, e sempre meno timidamente, la raccolta si è arricchita di tantissime ricette.
Tanti modi di gustare gli ingredienti protagonisti (ma anche qualche "infiltrato"), e tante cose da imparare sui benefici e sugli usi delle alghe, ancora poco conosciute e guardate con diffidenza. Io ho imparato tantissimo, e devo ringraziare davvero tutti coloro che hanno contribuito, sia blogger che non.
E mentre i giorni di settembre scorrevano, sono arrivate inaspettatamente 81 ricette!
Le trovate elencate nel post oppure raccolte sul pdf.
Un saluto da Ciboulette di Un filo d'erba Cipollina

Ecco alcuni esempi tra le tante ricette arrivate.
(le immagini sono di proprietà degli autori dei blog)

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lunedì 1 ottobre 2012

Castagna: castanea sativa



Con l'appellativo di "albero del pane" il castagno ha avuto un ruolo fondamentale nell'economia della montagna fino a pochi decenni fa. L'albero ha pregi per il legno, che è ricco di tannino, resistente, di lunga durata, buono per la costruzione di travi, mobili e infissi, ma il valore del castagno è dato soprattutto dal frutto.


La castanicoltura da frutto ebbe un grande impulso nel Medioevo per volere della contessa Matilde di Canossa e la castagna è stata subito soprannominata "pane dei poveri", prestandosi ad innumerevoli forme di consumo.


La castagna è un alimento sano, digeribile, di alto valore nutritivo e calorico, e può essere consumata sia fresca che secca, cuocendone il frutto, aggiungendolo come ingrediente principale o condimento in svariate preparazioni, facendone farina, creme e dolci.


La raccolta delle castagne è sempre stata un momento di aggregazione e festa a cui partecipavano anche anziani e bambini. Questa la descrizione tratta da un testo di "mestieri e storie" compilato in una scuola di Dicomano, in provincia di Firenze: "Ad ottobre i contadini, con delle grosse canne a pertica, "battevano" i marroni dalla pianta. Alcuni ammucchiavano i ricci con dei grossi rastrelli tutti insieme e poi li battevano in modo che i marroni uscissero fuori dal riccio.
Altri invece, o con le mani o con delle molle, aprivano i ricci e prendevano i marroni."


Il castagno era comunque, e rimane in parte, un vero protagonista intorno al quale ruotava l'intera attività economica, l'alimentazione, ed i rapporti sociali. Gli abitanti dei paesi adeguavano i propri ritmi a quelli naturali e vegetativi: dalla manutenzione della selva, alla raccolta dei frutti, dall'approvvigionamento del legname per la fabbricazione degli utensili, all'estrazione del tannino per la concia delle pelli.


Attualmente sono circa trecento le varietà di frutti esistenti in Italia. Tra questi il marrone si distingue dalla castagna per la forma e per la qualità della polpa, a grana fine e di gusto molto dolce, che è il risultato di fattori naturali ed umani, ottenuto seguendo una precisa metodologia che vieta l'uso di fertilizzanti e di fitofarmaci di sintesi.


E' un alimento completo e bilanciato. Adatto per essere usato come aiuto energetico a lunga durata, per la grande quantità di amidi presenti, che la rendono molto simile ai cereali. Contiene ferro, calcio e fosforo, ma soprattutto potassio e vitamina PP. Ha tanta vitamina B quanto quella presente nei cereali e una notevole quantità di vitamina C.


Sostiene le persone molto stanche, sia fisicamente che intellettualmente, è un buon equilibratore del sistema nervoso. Aiuta gli anemici e tutte quelli che hanno bisogno di un buon apporto energetico come i bambini, gli anziani, i convalescenti e gli sportivi. Controindicata per i diabetici.

Informazioni liberamente tratte da:
L'alimentazione naturale di Nico Valerio
e da Lifegate.it